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PERCHE' INTEGRALE?!

  • Dott.ssa Anna Luisa Monaco - Biologo Nutrizionista
  • 23 nov 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

E' una delle domande che mi viene posta con maggiore frequenza. Scegliere di sostituire le farine classiche con quelle integrali non è una questione di calorie (che sono pressoché simili) ma di glicemia, salute dell'intestino e maggiore apporto di sostanze nutritive conservate nell'integrale e scartate nelle farine raffinate.

Il lato oscuro della farina raffinata:

Per farina bianca raffinata si intende la farina che abitualmente è presente sulle nostre tavole sotto forma di pane, pasta e dolci.

Questo tipo di prodotto industriale ,che non ha quasi più niente di naturale, è stato privato di 2 parti fondamentali del seme del grano: La crusca all’esterno ed il germe all’interno.

Una dieta basata principalmente su questo prodotto è la causa principale di malnutrizione, costipazione, stanchezza e numerose malattie croniche. Se ci pensi bene si tratta di un prodotto abbastanza recente, il pane comune infatti fino a poco tempo fa esisteva esclusivamente in forma integrale. Solo negli ultimi 50 – 60 anni è stato introdotto il pane bianco, simbolo di un progresso economico e tecnologico che non ha tenuto conto dei contro a discapito della salute.

Vi siete chiesti perché tutti questi casi di intolleranza al glutine e allergie al frumento?!

I prodotti raffinati che una persona mangia provoca un aumento dell'insulina che favorisce il deposito di grasso, un rapido aumento di peso e aumento dei trigliceridi, connesso poi alla possibilità di insorgenza di malattie cardiache. Nel tempo, il pancreas diventa così carico di lavoro che la produzione di insulina si blocca, e ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o diabete vengono a galla. Non è un caso che il diabete sia una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. Ci sono bambini che nascono già diabetici negli Usa a causa degli errori alimentari dei loro genitori e in Italia la percentuale di celiachia e intolleranza al glutine (presente nel frumento) cresce ogni anno del 10 %.

Inoltre la farina di grano raffinata è il combustibile che alimenta le infezioni e gli alti livelli di zucchero nel sangue creando un terreno fertile per batteri dannosi (conducendo a candidassi croniche, disbiosi ecc) ed un conseguente indebolimento del sistema immunitario.

Ma non è tutto qui, purtroppo la situazione è anche peggio, perché il colore del pane bianco è così bianco (quando poi la farina di grano da cui è stato prelevato non lo è) perché la farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina per sbiancare i tuoi vestiti. Così, quando mangi il pane bianco, mangi anche i residui chimici degli sbiancanti. I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento, ma sono tutti abbastanza nocivi. Eccone alcuni: l’ossido di azoto, di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari. Un agente sbiancante, l’ossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa, ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. L’ossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare. Inoltre, nel processo di produzione di farina bianca, la metà degli acidi grassi insaturi, che sono ad alto valore alimentare, si perdono nel processo di fresatura , e praticamente tutta la vitamina E è perduta con la rimozione di germe di grano e crusca. Come risultato, il resto della farina del pane bianco che si acquista, contiene solo proteine di scarsa qualità e amido modificato.

Ma non è tutto per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive. Circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l’80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame vengono distrutti. Se questo non fosse abbastanza grave, circa l’80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina sono inoltre persi.

Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente, improvvisando l'aumento di zuccheri. Il pancreas, l’organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è indaffarato dall’ improvviso aumento di zuccheri e il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia (solitamente dopo un’ora), e una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di “fame"!

Come se non bastasse, questo fa in modo che lo zucchero richiami altra necessità di zucchero portando il soggetto a concedersi un dolcetto post pasto o ad avere di nuovo fame dopo poche ore.

Avete ancora dubbi?!

NB: A proposito di raffinatura... è vero che lo zucchero di canna salta i processi di sbiancamento ma da qui a definirlo "dietetico" solo perché grezzo, no!!! Non zuccherare è dietetico! E se proprio non riuscite a farne a meno di dolcificare il caffè, un po' di miele è decisamente meglio!

 
 
 

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